giovedì 14 luglio 2011

Un'imperdibile offerta

Traggo spunto da un commento che qualche giorno fa ho lasciato su un blog. L'oggetto del post era il popolo della rete. Ho l'impressione che qualcuno erroneamente si ostini a identificarlo nei baldi giovani di belle speranze destinati di sicuro a cambiare la società. Ora, a parte il fatto che questi baldi giovani sarebbero costretti a fare la rivoluzione con le pezze al "deretano" per non usare un meno elegante ma più efficace "culo", devo dire che sta rivoluzione non la vedo e non credo di potermela aspettare mai. Mi spiego. La società italiana si basa su un modello di vita da paese evoluto, bassi tassi di mortalità e bassi tassi di nascita, diritto all'assistenza sanitaria, diritto a un lavoro (mi sembra di averlo letto da qualche parte..ma non ricordo) ...diritti e doveri insomma. La democrazia paradossalmente non può essere sovvertita visto che è comunque la migliore delle forme di governo che possono reggere uno stato, rimane quindi la speranza di lavorarci dall'interno. Questo è il punto. Ci stiamo lavorando davvero? in 20anni cosa è migliorato?..gentilmente qualcuno alzi la mano, mi dia una risposta. Non me la sento di gridare al miracolo solo perché un referendum sul pane e sull'acqua è riuscito a portare la maggioranza, comunque lontana dal plebiscito popolare, alle urne. Se questo rappresenta un passo avanti, beh ammettiamolo, dal 46 quanti ne abbiamo fatto indietro? Il bilancio è negativo. Ci si ritrova in questi centri di aggregazione economico-culturale (call center) che dovrebbero svelarci quanto sia bella la flessibilità del lavoro mentre in realtà ci confinano nell'evoluzione delle vendite porta a porta: salve signora ho un'imperdibile offerta per lei!
Da anni attendiamo anche noi un'imperdibile offerta..

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